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De Stijl o Neoplasticismo
di Vilma Torselli
pubblicato il 22/03/2007
La purezza formale assoluta, di impronta geometrica e matematica, in un movimento astrattista di determinante importanza per la storia dell'arte non figurativa
Nel 1917 esce in Olanda, a Laren, una rivista intitolata "De Stijl", ad opera di un gruppo di artisti di varie discipline, uno scrittore, Van Doesburg, il teorico del movimento, Piet Mondrian e Van Der Leck, pittori, Oud, Van’t Hoff e Wils, architetti, a cui si unirono poi lo scultore Vantongerloo e il pittore Huszar, accomunati dall'intenzione di arrivare ad una unificazione delle varie forme artistiche e dall'esigenza di ricondurre l'arte ad una purezza formale assoluta, di impronta geometrica e matematica, in una parola astraendola dal divenire della realtà.
E' evidente come, prima che formale, l'imput che anima questa piccola collettività sia di natura morale, nell'ambito di una cultura calvinista ad impronta razionalista che ricerca soluzioni ordinate, chiare, essenziali, precise, nello spirito della tradizione culturale di un popolo puritano e pragmatista come è quello olandese.
Si può dire, in realtà, che tutto il movimento astrattista, in qualunque luogo geografico o culturale si sia manifestato, si differenzi dagli altri movimenti avanguardisti per una nuova tensione morale che sottende al discorso puramente estetico intenzioni di carattere sociale, volte, forse utopisticamente, a fare dell'arte il mezzo per cambiare il mondo e con esso il destino dell'uomo.

E' interessante notare come l'astrattismo, pur nell'omogeneità delle istanze di fondo, assuma caratteristiche affatto peculiari a seconda dell'ambiente storico-culturale in cui si sviluppa, passando per il lirismo di Kandinskij, centrato sulle assonanze cromatiche con potere evocativo in chiave emotiva, proseguendo nel suprematismo russo di Malevic e El Lisitskij, dove prevale una semplificazione radicale della forma e del colore nel rigorismo intellettuale di una generazione di artisti impegnati socialmente, approdando alla versione spirituale e metafisica di Piet Mondrian, che esprime l'ordine mentale di un nitido indagatore dell'essenza razionale della realtà.

De Stijl, che sarà anche detto Neoplasticismo, raccoglie l'eredità di molti movimenti avanguardisti, porta alle estreme conseguenze la ricerca dell'essenza geometrica della forma inaugurata da Cezanne, l'eliminazione del punto prospettico che da lui hanno derivato i cubisti, la scomposizione della forma complessa in parti elementari attuata dal Cubismo analitico, l'autonomia espressiva del colore di matrice fauve, giungendo inevitabilmente alla eliminazione di ogni contenuto realistico e figurativo, sostituito da forme pure autoreferenziali.

Sarà proprio De Stijl ad esercitare la maggior influenza sulla Bauhaus, fondata a Weimar nel '19, ed in particolare su Walter Gropius e Mies Van Der Rohe, oltre che su Le Corbusier, il padre del Razionalismo europeo, con conseguenze vastissime su tutta la cultura seguente, soprattutto architettonica.

Eliminata la forma, resta il cromatismo, proposto nei suoi colori primari, rosso, giallo, blu assieme al bianco della tela e al nero della griglia lineare che definisce le campiture, in una costruzione geometrica impostata sui multipli e i sottomultipli del rettangolo: l'analisi dell'opera di Mondrian, che esordisce come pittore realista e per successive fasi di astrazione perviene all'astrattismo puro, permette una lettura esemplare del processo di evoluzione del concetto di forma, che giunge alla sua totale disgregazione in una rappresentazione rigorosamente bidimensionale, dove i colori si configurano in puri rapporti formali entro elementi strutturali che si limitano a semplici linee verticali e orizzontali intersecantesi, in una pittura che ha così riconquistato la superficie.

Pur nei suoi contenuti spiritualistici e simbolisti, l'opera di Mondrian è spesso fredda ed irrigidita da una dichiarata ricerca di rigorosa semplificazione che frena non solo il dispiegarsi del colore entro gli spessi confini neri della griglia lineare, ma mortifica la stessa creatività artistica, sostituita da una riflessione intellettualistica sulle possibilità espressive di una pittura giocata sulla forma neutra del rettangolo e sul valore segnico (il più e il meno) del tratto rettilineo.
Con la soppressione di ogni individualismo, la definitiva eliminazione della forma di ricordo post-impressionista, l'aspirazione all'unificazione di spazio e tempo in composizioni prive di prospettiva e di volume, l'utilizzo di colori primari, anche in questo caso precludendo ogni intervento soggettivo dell'artista, l'eliminazione del concetto di simmetria e di ripetitività, De Stijl influenza in modo determinante tutto il movimento non figurativo in Europa, il Raggismo e il Costruttivismo russo, il Vorticismo inglese, in Germania il Bauhaus, in Francia Abstraction Creation ed in Italia il movimento razionalista, contribuendo ad indirizzate l'arte moderna sulla via che ancora oggi sta percorrendo.
link:
L’ultimo tassello di Mondrian
Olanda, cento anni di "De Stijl"

DE ARCHITECTURA
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