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Testi di Vilma Torselli su "Antithesi", giornale online di critica d'architettura.
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American Art 1961-2001 la storia dell'arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti decisivi della storia americana, la guerra del Vietnam e l'attacco alle Torri Gemelle.
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Milano, apre il Museo delle Illusioni, con incredibili installazioni, illusioni visive, giochi e rompicapi.

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Concorso artistico Lucca Biennale Cartasia 2022, tema conduttore di questa edizione “The white page” (pagina bianca), le infinite possibilità per gli artisti di raccontarsi tramite le opere in carta.

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I vincitori del Premio Pritzker per l'architettura 2021 sono Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal: talento, visione e impegno per migliorare la vita delle persone.

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Parigi, all’Espace Lafayette-Drouot "The World of Bansky”, su 1200 mq. esposte un centinaio di opere del più famoso street artist del mondo. Fino al 31 dicembre 2021.

La forma
di Vilma Torselli
pubblicato il 10/04/2007
Evoluzione del concetto di forma, una delle più importanti innovazioni dell'arte del '900 che, proprio attraverso l'abolizione della forma, attua il passaggio dalla funzione mimetica della realtà alla moderna aniconicità.
La forma, intesa come qualcosa di concreto che ha dei precisi confini delimitanti ed una disposizione esteriore di più parti composte da materia, è stata fino all' '800 il tema fondamentale di ogni opera d'arte, finché l'Impressionismo francese la trasfigura in un nucleo di chiaroscuro dissolto nell'ambiente atmosferico, preda di un processo dinamico continuamente mutante e ne fa qualcosa di evanescente in una pittura che abbandona il segno e costruisce con il colore.
Ciò deriva in gran parte da una nuova valutazione del rapporto tra arte e scienza, tra arte e nuove teorie della visione, elaborate in quel periodo, assieme ad una rinnovata concezione della fisica dell'occhio e della sua relazione con gli altri sensi, che ha permesso di pervenire ad una inedita traduzione del mondo visibile, percepito da una nuova angolazione e divenuto " un mondo di vibrazioni ".

In Italia l'impulso verso questo nuovo concetto "informale" si deve ai Macchiaioli, che con l'accentuazione dei valori chiaroscurali attribuiscono alla luce un fondamentale valore strutturale nella definizione di una forma dai contorni sempre più labili.
Per il superamento del concetto di forma va ricordata anche l'opera di Medardo Rosso (1858-1928), scultore formatosi all'Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, per le sue soluzioni compositive innovative, per la libera disposizione degli oggetti nello spazio, per la raffinata ricerca sulla materia dove i contrasti luministici paiono annullare i valori plastico-volumetrici per catturare morbidi effetti pittorici e cromatici.

La liberazione della forma dai limiti del disegno e dalle leggi della raffigurazione, la possibilità di dare vita ad immagini libere dai confini posti dalle convenzioni ottocentesche, si lega concettualmente all'idea del non-finito, un altro importante tema che contribuirà al radicale rinnovamento della cultura visiva del '900.

A seguito di tali impulsi, il '900 riesamina integralmente il concetto di pittura e si affranca definitivamente dalla precedente tradizione estetica incentrando proprio sulla forma la ricerca di nuovi linguaggi espressivi, inoltrandosi in un vertiginoso processo di rinnovamento che coinvolgerà trasversalmente artisti e movimenti anche molto differenti: muta il concetto di individuo, delle reciproche relazioni interpersonali, dei rapporti tra le varie arti, mutano il concetto di forma e di spazio, contaminati da una inderogabile necessità di libertà dai canoni, dalle norme, dalla storia e dal passato, e dall'Espressionismo in poi l'arte cesserà di essere una ricerca squisitamente formale per divenire un'avventura esistenziale.

Non più la forma, ma lo spazio, il colore, il vuoto, la materia, la musica, la realtà metafisica sono i temi innovativamente concettuali che compaiono nelle opere di Kandinskij, Pollock, Mathieu, Klein, Hartung, Rothko, Kline e molti altri artisti moderni, specie nelle società (come quella americana) in cui meno determinante è la cultura filosofica di matrice greca tramandata da Platone ed Aristotele, che ha invece improntato profondamente ed indelebilmente lo sviluppo culturale del nostro occidente.
Infatti per l'Europa il superamento della forma è più graduale che altrove, proprio perché la nostra 'infanzia greca' e il più recente passato cartesiano hanno configurato nel tempo una visione intellettualistica del mondo in cui la forma svolge un ruolo fondamentale, determinante dell'essenza e della struttura di tutte le cose, principio dell'essere, del divenire e del conoscere, animata da una forza demiurgica in grado di dominare, proprio attraverso l'impronta di una forma, l'indeterminata materia errante.

La forma, classicamente intesa come principio attivo che dà vita al principio passivo, la materia, ha finito per assumere, nella filosofia e nell'arte moderna, il significato gestaltico di struttura complessa che supera nel significato la somma dell'insieme delle parti che la compongono (psicologia della forma), trasformandosi quindi in principio organizzatore.


DE ARCHITECTURA
di Pietro Pagliardini


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