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Testi di Vilma Torselli su "Antithesi", giornale online di critica d'architettura.
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Milano, apre il Museo delle Illusioni, con incredibili installazioni, illusioni visive, giochi e rompicapi.

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Concorso artistico Lucca Biennale Cartasia 2022, tema conduttore di questa edizione “The white page” (pagina bianca), le infinite possibilità per gli artisti di raccontarsi tramite le opere in carta.

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I vincitori del Premio Pritzker per l'architettura 2021 sono Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal: talento, visione e impegno per migliorare la vita delle persone.

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Parigi, all’Espace Lafayette-Drouot "The World of Bansky”, su 1200 mq. esposte un centinaio di opere del più famoso street artist del mondo. Fino al 31 dicembre 2021.

Der Sturm
di Vilma Torselli
pubblicato il 27/03/2007
Una rivista d'arte ed una galleria omonima, entrambe fondate da Herwarth Walden, sono le voci ufficiali del nascente movimento espressionista.
"Der Sturm" (La Tempesta) è il nome di una rivista fondata a Berlino da Herwarth Walden, compositore musicale, scrittore, critico, saggista, poeta, gallerista appassionato d’arte, che venne pubblicata dal 1910 al 1932.
Non si tratta di una vera e propria corrente, ma è indubbio che la presenza di Der Sturm e del suo instancabile animatore Herwarth Walden contribuirono in maniera decisiva all’affermazione dell’Espressionismo tedesco, del quale divennero la voce ufficiale, presentandone le opere sulla carta stampata ed ospitandole anche all’interno di una omonima galleria berlinese.
Inaugurata nel marzo 1912 con l'esposizione di "Der Blauer Reiter" la galleria alloggiata in una villa a due piani sulla Tiergartenstrasse affiancata poi da una scuola d'arte ed una di teatro sperimentale espressionista, divenne presto nota per dare spazio ad opere allora giudicate forme d’arte “degenerata”, presentate al discusso Salone d’Autunno tedesco, opere di artisti fortemente innovativi come Braque, Picasso, de Vlaminck, l’orfista Delaunay, oltre agli artisti di Die Brücke e di Der Blaue Reiter.

Non è infrequente nel ‘900 che una rivista diventi il fulcro ed il traino di correnti artistiche nuove, rappresentando in quel periodo l’unico mezzo mediatico attraverso il quale farsi conoscere dal pubblico, analogamente accade in Italia per “Valori Plastici”, rivista pubblicata dal 1918 al ’22, sostenente l’omonima corrente culturale volta al recupero dei valori classici.

Scrive su Der Sturm, nel 1923, lo stesso Herwarth : "Berlino è la capitale degli Stati Uniti d'Europa. (...) Berlino è l'America come microcosmo. Berlino è movimento senza tempo e vita senza tempo. Forse gli Stati Uniti d'America hanno una loro Berlino. Ma a Berlino mancano gli Stati Uniti d'Europa".
Con l’aspirazione a conferira alla sua iniziativa un’impronta internazionale, nel nome dell’universalità di un’arte senza distinzione di nazionalità e di etichetta, Herwarth apre le porte ad artisti di ogni parte d'Europa, ai futuristi italiani (fu grande amico di Marinetti e pubblicò, nella traduzione in francese, il Manifesto del Futurismo ed altri testi), ai dadaisti, ai cubisti.

Nel 1917 Herwarth Walden scrive “Einblick in Kunst. (Expressionismus Futurismus Kubismus)" dove, con poetica ispirazione, dice: “Gli esperti sanno che cos'è l'arte. Sanno quel che non sanno. Noi, amici miei, lo sappiamo ma non lo diciamo. Perché è una cosa indicibilmente bella”.

link:
Herwarth Walden (1879-1941)



DE ARCHITECTURA
di Pietro Pagliardini


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"Reflection" (self portrait)

 

 
 

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