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Sandra Landi
Intervista
pubblicato il 23/3/2010 |
L'objet trouvè tra
ispirazione dell'opera e divertimento della trasformazione. |
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Artonweb - Pittura, decorazione,
design, attività complementari, tutte collegate e necessarie
ad esprimere la tua visione del mondo. Quale?
Sandra Landi - Visione del mondo o evasione dal mondo?
la pittura è un rifugio colorato che vede nel dipingere
qualcosa che può smuovere la razionalità dell’esistenza,
per entrare in pulsioni emotive nuove, un gioco, una sfida
, una prova,uno sfogo, una scoperta. Entrare nella pittura,
nella decorazione,nel design è come entrare nella manipolazione
, nel colorificio della vita, un esercizio che ti dona libertà,
una rivendicazione di felicità.
Artonweb - Vuoi darci qualche indicazione
sulla tua formazione artistica e professionale?
Sandra Landi - La mia formazione artistica è
puramente casuale, visto che i miei studi sono stati scientifici.
Il bello, le forme, il design , hanno sempre avuto su di me
un grande fascino, tanto da farmi allontanare sempre di più
dalla mia preparazione “accademica” scientifica
per approfondire sempre di più l’arte e tutte
le sue varie sfaccettature. L’arredamento d’interni,mia
grande passione , è diventato lavoro,la pittura e la
ricerca di oggetti, per poi dargli una seconda vita, un’evasione.
Artonweb - assemblage, riciclo, recupero…………
Sandra Landi - Quello che mi colpisce è la
forma dell’oggetto, di li parte il gioco. Non inizio
mai con un progetto in mente, non so mai come sarà
alla fine , lo scopro a lavoro finito. Non è un condizionamento
partire da un objet trouvè, il divertimento della trasformazione
è appagante. “da cosa nasce cosa” è
scoperta . Il lavoro manuale, i colori o le stoffe da manipolare
e assemblare insieme sono evasioni da codici prestabiliti.
Artonweb - Quanto conta il committente e
quanto la tua autonomia creativa?
Sandra Landi - La mia autonomia creativa è
fondamentale, rispetto i desideri del committente ma se sono
troppo condizionanti per la mia creatività, rinuncio
alla commissione.
Artonweb - Che rapporto instauri tra forma
e funzione? quando esegui un quadro o crei un oggetto, lo
pensi in funzione dell’ambiente o lo concepisci come
oggetto assoluto.
Sandra Landi - Lo concepisco come oggetto assoluto,
non penso mai all’ambientazione. Penso che un oggetto,
se è bello, possa adattarsi a tutti gli spazi.
Artonweb - In tutto ciò che fai è
evidente una ricerca marcatamente decorativistica, una costante
aspirazione al bello in grado di rendere attraente il prodotto
finale. Cosa pensi del fatto che il brutto è diventato nell’arte
contemporanea la vera bellezza, come afferma Remo Bodei?
Sandra Landi -. Non penso che la mia ricerca sia
proiettata a fare un prodotto “ruffiano”. è
soltanto il mio modo di esprimermi. Sono perfettamente d’accordo
con Remo Bodei, “brutto “ può essere un
bellissimo pezzo, bisogna capire cosa si intende per bello
o brutto,sono entrambe parole astratte. è importante
cosa ti trasmette l’opera.
Artonweb - Ti piacerebbe aver disegnato lo
spremi agrumi juice salif o lo scopino water merdolino? Pensi
che tutto possa essere design, o pensi che il tema sia parte
determinante e condizionate della progettazione?
Sandra Landi - Philippe Stark con il suo spremiagrumi
per Alessi ,o Stefano Giovannoni con il suo scopino sempre
per Alessi hanno dimostrato che tutto può essere design,
compreso uno scopino per il water o uno spremiagrumi. Certamente
che avrei voluto saperli disegnare!
Artonweb - Il tuo amore per la materia, per
la concretezza, per la solidità degli elementi che
impieghi nei tuoi quadri evidenziano una chiara sensibilità
plastica: hai mai avuto la tentazione di scolpire o modellare?
Sandra Landi - Si, stò frequentando un corso
di ceramica. Lavorare l’argilla, e modellare forme mi
appaga molto.
Artonweb - Cosa ti piacerebbe fare che tu
non abbia ancora fatto? hai un sogno nel cassetto?
Sandra Landi - Ho ancora tutto da fare. Si, ho un
sogno nel cassetto. Tacio per scaramanzia.
Artonweb - Influisce sulla tua professione
il fatto di essere donna?
Sandra Landi - Non penso che il fatto di essere
donna influisca sulla mia professione. L’emozioni non
hanno sesso.
Artonweb - il lavoro che avresti voluto fare
se fossi nata uomo?
Sandra Landi - Quello che faccio.
Artonweb - L’artista moderno che apprezzi
di più e quello che consideri di meno?
Sandra Landi - Sono molti gli artisti moderni che
mi piacciono,Miguel Barcelò è fra questi. Sono
, affascinata da sempre dalle sculture in ferro di Alexander
Calder. Un pittore che non mi emoziona è Sandro Chia.
Artonweb - I tuoi progetti per il futuro?
Sandra Landi - Vorrei fare tante cose, in primis
continuare a lavorare sempre meglio, una ricerca continua
e riuscire a trasmettere agli altri, tramite la comunicazione,
qualcosa di genuino, spinto da stimoli vissuti e partecipati.
Che l’avventura continui! |
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