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I vincitori del Premio Pritzker per l'architettura 2021 sono Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal: talento, visione e impegno per migliorare la vita delle persone.

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Parigi, all’Espace Lafayette-Drouot "The World of Bansky”, su 1200 mq. esposte un centinaio di opere del più famoso street artist del mondo. Fino al 31 dicembre 2021.

Roma, due mostre al MAXXI
di Katia Almerini
30 maggio/12 settembre 2010 - 30 maggio/7 novembre 2010
Due importanti esposizioni di arte contemporanea inaugurano la programmazione del MAXXI aperto alla fine di maggio:
“Mesopotamian Dramaturgies” del turco Atamn e la  retrospettiva dell’artista italiano Dino De Dominicis, “L’immortale”.

Ataman, “Mesopotamian Dramaturgies”

Kutlung Ataman artista noto sia per video che per documentari e fiction, rappresenta con “Mesopotamian Dramaturgies” la crisi identitaria degli individui contemporanei turchi facendoci riflettere su uno degli esempi dell’alterità contemporanea.  I protagonisti dei video di Ataman vivono in una terra di mezzo nel cortocircuito linguistico e sociale creato dall’incontro tra la tradizione islamica turca e un presente che assimila e al tempo stesso rincorre  l’Occidente laico come in “Pursuit of Happiness”  e  “Lola + Bilidikid” .
In “Column”, una colonna di televisori, le cui immagini sono i volti degli abitanti turchi ripresi in primo piani mentre ci osservano, costituisce la spirale ascendente così com’ era negli antichi monumenti ma i volti  non sono immobili sculture o fotografie, sono persone che comunicano in silenzio,  nel tempo.
L’impossibilità della parola, la difficoltà di adattamento che la globalizzazione impone agli individui attraverso l’imposizione linguistica dell’inglese, la cui conoscenza è necessaria per non restare estromessi sono i temi principale dei video “English As a Second Langague (2009) ” e “The complete Works of William Shakespeare”, proiettati nella stessa stanza e in dialogo tra loro. La prima opera ha per protagonisti due giovani turchi che tentano di leggere una poesia in inglese ma con una evidente difficoltà di pronuncia che si riflette nella comprensione mentre  la seconda è la proiezione dell’opera omnia di William Shakespeare  ma la velocità e la grandezza delle lettere distruggono il significato delle parole per lasciare scorrere liberamente i significanti,  trasmettendoci una sensazione di estraneità verso una lingua solitamente familiare.

Dal 30 maggio al 12 settembre 2010

MAXXI
Via Guido Reni 2
Roma 00196
Tel +39 06 3210181
infomaxxi@beniculturali.it
http://www.maxxi.darc.beniculturali.it/

Dino De Dominicis,  “L’immortale”

“L’immortale” è il titolo della  retrospettiva di Dino De Dominicis (1947-1998) curata da Achille Bonito Oliva, un omaggio che il MAXXI vuole fare alla sua apertura a uno degli artisti più importanti, dissacratori e meno etichettabili dell’arte contemporanea italiana.
L’esposizione ha inizio negli spazi esterni del MAXXI, con “Calamita cosmica” (1989) uno scheletro di enormi dimensioni che introduce alla mostra attraverso una delle tematiche care all’artista, il rapporto tra la natura umana e  l’immortalità della materia.
All’interno del nuovo museo, il percorso espositivo è pensato per nodi tematici attraverso una intersecazione visiva delle opere che rifiuta un ordine cronologico ma si offre nella sua circolarità per riprendere la trattazione non logica del tempo come era solito per l’artista. Sono presenti opere dagli anni sessanta agli anni ottanta dove De Dominicis sperimenta differenti linguaggi passando dalla fotografia al video e che testimoniano le sue performance (“Tentativo di volo”) e un fare piuttosto concettuale. Seguono i disegni e i dipinti degli anni ottanta che omaggiano le antiche divinità sumere e tutto intorno le installazioni come “Equilibrio 1 (Asta)”, “L’immortale invisibile, il luogo” e le sculture come “Cubo invisibile” che richiedono uno sforzo percettivo dello spettatore, dove emerge una logica spesso sovversiva nei confronti delle leggi dello spazio.
De Dominicis ha sempre ricercato un rapporto attivo dello spettatore, nel provocarlo, stupirlo, confonderlo e farlo divertire e proprio per questo negli anni è stato il riferimento per molti artisti.

Dal 30 maggio al 7 novembre 2010

MAXXI
Via Guido Reni 2
Roma 00196
Tel +39 06 3210181
infomaxxi@beniculturali.it
http://www.maxxi.darc.beniculturali.it/

 


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